castle

“Castle” è la serie di Andrew W. Marlowe con Stana Katic e Nathan Fillion doppiato da Andrea Lavagnino

Castle è una serie televisiva statunitense trasmessa da ABC dal 2009 al 2016 per otto stagioni.

La serie Castle  è creata da Andrew W. Marlowe, ed è interpretata da Nathan Fillion e Stana Katic.

Castle va in onda in Italia in prima visione satellitare dai canali di Fox Italia dal 16 ottobre 2009.

(con il titolo Castle – Detective tra le righe per le prime due stagioni, poi con il titolo originale Castle), e successivamente in chiaro da Rai 2 dal 10 gennaio 2010.

castleAndrea Lavagnino è la voce italiana di Nathan Fillion che nella serie è Richard Castle.

Richard Castle, famoso e acclamato scrittore di libri gialli,

viene contattato dal New York City Police Department per aiutare la detective della Squadra Omicidi Kate Beckett a risolvere un caso che sembra copiato dalla trama di un suo romanzo.

Collaborando, i due riescono a risolvere l’omicidio e Castle, contento dell’esperienza fatta, chiede all’amico sindaco il permesso di affiancare la detective Beckett in pianta stabile

come consulente della polizia e di seguire i suoi casi, rendendosi spesso decisivo per la loro soluzione.

Tuttavia Castle e la Beckett sono molto diversi tra di loro: Castle è una persona fuori dagli schemi ed entusiasta di questa nuova esperienza lavorativa,

mentre Kate è una donna più tranquilla e riservata che intraprese anni prima la carriera di poliziotta per risolvere l’omicidio della madre, rimasto ancora insoluto.

Allo stesso tempo, Castle decide di prendere a modello proprio la detective per creare la nuova protagonista dei suoi romanzi, Nikki Heat.

Con il tempo, Castle e Kate diventano amici e, pur negando reciprocamente l’argomento, la loro relazione è sempre sul punto di sfociare in qualcosa di più profondo.

 

Non è affatto facile girare le puntate della serie infatti, come affermato dal protagonista Nathan Fillion in un’intervista,

spesso, infatti,  le riprese della serie si protraggono fino a 14 ore al giorno, e capita che si lavori sul set anche il sabato.

Inoltre, nonostante la serie sia ambientata a New York, le riprese avvengono a Los Angeles;

a New York è stato girato, nel 2009, solamente l’episodio pilota della serie.

 

Heat Wave, lo pseudobiblion scritto dal protagonista Richard Castle nella finzione della prima stagione di Castle, è stato realmente pubblicato ed ha ottenuto un bel successo.

La stessa operazione è stata fatta per il suo secondo pseudobiblion, Naked Heat,

i cui primi capitoli sono stati pubblicati sul sito del network ed è poi stato distribuito sul mercato statunitense il 28 settembre 2010.

Il 20 settembre 2011 è uscito negli Stati Uniti il terzo pseudobiblion di Richard Castle, Heat Rises ed ha ottenuto un ottimo piazzamento nelle classifiche di vendite dei libri.

Il 18 settembre 2012 è stato pubblicato negli Stati Uniti il quarto pseudobiblion improntato sulla serie televisiva, Frozen Heat, che ha esordito al settimo posto della “New York Times Best Seller List”.

Tutti gli pseudobiblion di Richard Castle sono tradotti e pubblicati in Italia da Fazi Editore.

Graphic Novel

Nel maggio 2011 la ABC ha siglato una partnership con la Marvel Comics per la realizzazione di un romanzo a fumetti incentrato sulle avventure di Derrick Storm,

che, come detto, è  il primo protagonista degli pseudobiblion di Richard Castle. D

a questo accordo è nata Deadly Storm, una graphic novel scritta da Brian Michael Bendis e Kelly Sue DeConnick .

Nel 2014 la GameMill Entertainment ha pubblicato il videogioco Castle – Never Judge a Book by Its Cover, che vede la coppia Castle-Beckett indagare per fermare un serial killer.

Curiosità:

Il creatore dello show, Andrew W. Marlowe,  si allontanò dopo la sesta stagione, lasciando la serie nella sua posizione più precaria di sempre dopo il finale completamente divisivo per il pubblico.

Stana Katic è stata scelta tra oltre 140 attrici per il ruolo di Beckett.

A Stana Katic non è stato chiesto di tornare per un’ipotetica nona stagione.

Nathan Fillion ha guadagnato molto negli anni, ma è con questa  serie  che il suo patrimonio è veramente cresciuto, raggiungendo la cifra di circa 18 milioni.

La longevità della serie ha inoltre permesso a Fillion di diventare uno degli attori più pagati della TV.

Nathan Fillion, aveva un difficile rapporto con la sua co-protagonista.

Secondo una fonte l’attrice e Fillion non si sopportavano, generando continuamente un clima di tensione che ha portato infine lei ad abbandonare lo show.

Tutte le stagioni di Castle disponibili  su Amazon prime video.

 

the terminal

The Terminal diretto da Steven Spielberg con Tom Hanks doppiato da Angelo Maggi in onda sul 27

The Terminal è il film  diretto da Steven Spielberg con sceneggiatura di Sacha Gervasi, Jeff Nathanson da un soggetto di Andrew Niccol, Sacha Gervasi.

Il film è prodotto da Steven Spielberg, Walter F. Parkes, Laurie MacDonald.

the terminalNel cast ci sono: Tom Hanks, Catherine Zeta-Jones,

Stanley Tucci, Chi McBride, Diego Luna, Barry Shabaka Henley.

Angelo Maggi è la voce italiana di Tom Hanks che nel film è Viktor Navorski.

The terminal va in onda domenica 21 gennaio  sul 27 alle 21.10.

Viktor Navorski giunge all’aeroporto J.F. Kennedy di New York dalla Krakozhia, un piccolo stato sorto dalla frantumazione dell’Urss.

Nel momento in cui giunge al desk dei visti viene però bloccato.

In Patria c’è stato un colpo di stato.

Il nuovo regime non viene riconosciuto dagli Stati Uniti e quindi lui non può entrare in America. Benché il responsabile dell’aeroporto,

in attesa di un’ispezione per passaggio di grado, a un certo punto lo spinga ad infrangere la legge Viktor non esce dal terminal

che diventa la sua casa in attesa di poter realizzare il sogno per cui è giunto negli States.

Il film è ispirato alla storia vera del rifugiato iraniano Mehran Karimi Nasseri:

giunto nel 1988 all’aeroporto di Parigi “Charles de Gaulle”,

dopo essersi visto rifiutare il visto di ingresso dal Regno Unito a seguito del furto del suo passaporto, le opportunità offerte dalle autorità francesi furono due:

il rimpatrio o la permanenza in Francia.

Mehran Karimi Nasseri ha vissuto nel “Terminal 1” dell’aeroporto della capitale francese sino ad agosto 2006.

Sembra che Steven Spielberg abbia versato all’iraniano circa 300mila dollari per poter portare sulla scena la sua storia.

 

L’aeroporto  dove Spielberg ha girato alcune scene di The terminal è  il Mirabel International Airport di Montreal in Canada.

La maggior parte delle riprese si svolsero tuttavia in un set appositamente realizzato all’interno di un hangar a Palmdale.

L’inno della fittizia Repubblica di Krakozhia è in realtà l’inno albanese il cui testo sono una sequela di suoni non-sense che non provengono da nessuna lingua.

La lingua che invece Viktor parla lungo l’arco del film è bulgaro mentre il testo dei materiali editoriali che si porta dietro è russo.

La patente che esibisce in una scena è una vera patente di guida bielorussa rilasciata nel 1995.

Il film prevedeva un finale differente (nel quale Amelia andava a New York con Viktor),

ma le anteprime presso il pubblico convinsero Spielberg a girarne un altro.

La ragazza che Viktor cerca di aiutare mentre ha problemi evidenti con la sua valigia è Sasha Spielberg, la figlia del regista.

The Terminal è stato presentato fuori concorso e come “evento speciale” alla 61ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

la casa degli oggetti

“La casa degli oggetti” diretto da Jorge Dorado con Alvaro Morte doppiato da Andrea Lavagnino in onda su Sky e su Now

QuiLa casa degli oggetti è il film diretto da Jorge Dorado, in onda su Sky e in streaming su Now.

Nel cast de La casa degli oggetti ci sono:

Alvaro Morte, Marìa Eugenia Suárez e Verónica Echegui, Andy Gorostiaga, Daniel Aráoz, Selva Alemán, Zorion Egileor (Andrés).

la casa degli oggettiAndrea Lavagnino è il doppiatore italiano di Alvaro Morte che nel film è il protagonista Mario.

Mario lavora come ufficiale di polizia municipale in un grande magazzino di oggetti smarriti dove custodisce ogni tipo di ritrovamento che nei decenni si è accumulato.

Da quando ha deciso di allontanarsi il più possibile dalle persone, Mario dedica tutto il suo tempo libero a cercare di capire a chi appartenessero gli oggetti

per restituire ai legittimi proprietari quelli che reputa frammenti perduti delle loro vite.

Solo Helena una giovane poliziotta che visita spesso il magazzino, è riuscita leggermente a penetrare la sua corazza.

Un giorno, al magazzino, arriva una valigia recuperata dal fondo di un fiume. Al suo interno trova vestiti da neonato insieme a resti umani.

Ancora una volta, Mario decide di indagare da solo e, seguendo le tracce della valigia, arriva a Sara (China Suarez),

una giovane intrappolata fin da bambina in un’organizzazione di traffico di esseri umani, una rete criminale che tratta le persone come se fossero oggetti…

 

Il regista sul film dichiara:

La casa degli oggetti è un thriller il cui protagonista è un uomo comune, amante dei film di Humphrey Bogart e dei romanzi polizieschi”

La casa degli oggetti, invece, mi offre l’opportunità di andare oltre il film di genere, con questo uomo comune il cui percorso segue gli angoli più oscuri dell’anima umana,

con un approccio sia fisico che emotivo.

Il film è una storia poliziesca, ma è anche una storia d’amore e redenzione.

È un’avventura che diventa pian piano un gioco di specchi e che farà riflettere gli spettatori su un tema sempre attuale: trattare una persona come un oggetto.

È un thriller emotivo con un sottotesto di paura e solitudine ma anche di bisogno d’amore.

Il messaggio che vorrei trasmettere da questa storia oscura è il seguente:

 non è mai troppo tardi per trovare la felicità e liberarsi dagli altri.

Il mio obiettivo è stato fare un film commerciale che si impegnava anche a sensibilizzare il pubblico su questo tema.

 Un film che toccava la coscienza degli spettatori, anche se solo per un’ora e mezza”.

 

Sul suo personaggio Alvaro Morte dichiara:

“È un ragazzo molto egocentrico, che lavora in questo ufficio oggetti smarriti, che vuole sistemare.

Mario è ossessionato dall’aggiustare le cose, riportandole nei suoi sogni, perché capisce che c’è una connessione emotiva con quegli oggetti.

Gli riesce più facile relazionarsi con gli oggetti che con le altre persone”.

All’improvviso gli cade tra le mani questa valigia con alcuni resti decomposti.

E quando la polizia si rifiuta di indagare, lui comincia una indagine da solo.

Quindi incontra tutta una rete di persone che rendono le persone oggetti.

E finisce per diventare una persona a metà tra l’eroe e l’antieroe, che va avanti.

 C’è una cosa che mi piace davvero ed è che, essendo solo nella vita, ha un carattere come un personaggio dei film western: è lui contro tutti.

Perché capisce che, anche se è solo, il mondo è brutto e deve cercare di migliorarlo”.

 

È il primo che si rompe e non riesce a rimettersi in sesto. Né riesce a fuggire da quella prigione psicologica che si è costruito.

Ecco perché penso che il film parli anche della liberazione, non solo delle persone detenute contro la loro volontà, ma delle prigioni che noi stessi creiamo“.

assassinio sull'orient express

Assassinio sull’Orient Express di Kenneth Branagh con la voce di Benedetta Degli Innocenti in onda su Rai 4

Assassinio sull’Orient Express è il film diretto e interpretato da Kenneth Branagh.

il film è basato sull’omonimo romanzo del 1934 di Agatha Christie.

E’ la seconda trasposizione cinematografica del libro dopo quella omonima del 1974 diretta da Sidney Lumet.

Assassinio sull’Orient Express è scritto da Michael Green e prodotto da Branagh,

Ridley Scott (con la sua Scott Free Productions), Mark Gordon e Simon Kinberg.

assassinio sull'orient expressIl film va in onda il 2 gennaio alle 21.10 su Rai 4.

Il favoloso cast di Assassinio sull’Orient Express è composto da: Kenneth Branagh, Penélope Cruz, Willem Dafoe, Judi Dench, Johnny Depp.

Josh Gad, Leslie Odom Jr., Michelle Pfeiffer, Daisy Ridley, Michael Peña, Marwan Kenzari, Tom Bateman, Derek Jacobi, Lucy Boynton

 

Benedetta Degli Innocenti è la voce italiana di Daisy Ridley che nel film è  Mary Debenham.

Dopo aver risolto un misterioso caso di furto a Gerusalemme, l’investigatore Hercule Poirot decide di prendersi un periodo di vacanza e sale a bordo del famoso treno Orient Express.

Il detective condivide il viaggio con un gruppo di pittoreschi viaggiatori e quando uno di loro viene ritrovato ucciso si trova ancora una volta ad indagare per scoprire l’identità dell’assassino.

Poirot scopre che ognuno dei passeggeri nasconde un segreto e arrivare alla verità sarà questa volta molto più complicato del solito.

E’ il quarto adattamento del romanzo della Christie, dopo il lungometraggio del 1974 di Sidney Lumet, un film per la TV del 2001 e un episodio del 2010 della serie Agatha Christie’s Poirot.

Hercule Poirot è uno dei personaggi più celebri ideati da Agatha Christie ed è presente in 33 romanzi e in oltre 50 racconti.

I produttori Mark Gordon e Simon Kinberg per ottenere i diritti del romanzo hanno impiegato cinque anni.

Il pronipote di Agatha Christie, nonché Presidente della Agatha Christie Ltd, James Prichard, ha approvato la scelta di Branagh che commenta così:

Ho visto i film di Ken fin da quando ero ragazzo e il suo ‘Enrico V’ ha fatto parte del mio percorso universitario,

quindi sapere che un regista così talentuoso e uno fra i migliori attori della sua generazione voleva interpretare Poirot mi ha riempito di orgoglio”.

Branagh  ha fatto una preparazione per il ruolo di Poirot manicale a partire dalla lettura di tutti i romanzi con Poirot protagonista e grande attenzione hanno dedicato ai baffi:

Ci sono voluti svariati mesi per ideare i baffi. L’attività è stata curata da Carol Hemming, responsabile di trucco e acconciature.

La costumista Alex Byrne parla della delicatezza occorsa per fare gli abiti:

“Ancora si riescono a trovare scampoli di tessuti originali degli anni ’30 del ‘900: quando li maneggi, sono lisi e si sgretolano, ma ti danno l’idea del peso del tessuto e del colore da cercare.

Abbiamo anche comprato molti campionari di vecchi tessuti; essendo rimasti chiusi,

le stoffe non si sono scolorite o sciupate e questo è stato un importante riferimento per ciò che intendevamo realizzare.”

Il ballerino classico Sergei Polunin debutta come attore in Assassinio sull’Orient Express

Branagh sulla scelta di usare la pellicola da  65mm dice:

“Questa pellicola assicura un livello di definizione nel colore e nella gamma dei toni e dei contrasti che, per chi ama il cinema, è l’esperienza che maggiormente si avvicina alla visione dell’occhio umano.”

Il film è  girato per lo più nei Longcross Studios, a ovest di Londra.

maestro

“Maestro” è il film di Bradley Cooper doppiato da Iansante con Matt Bomer doppiato da Borghetti disponibile su Netflix

Maestro è film diretto, interpretato e coprodotto da Bradley Cooper.

Nella produzione con Cooper ci sono anche: Martin Scorsese, Steven Spielberg, Fred Berner, Amy Durning, Kristie Macosko Krieger.

maestroIl soggetto e la sceneggiatura di Maestro sono di : Bradley Cooper, Josh Singer

Le case di produzioni sono: Sikelia Productions, Amblin Entertainment, Lea Pictures, Fred Berner Films.

Nel cast anche Carey Mulligan, Matt Bomer, Vincenzo Amato, Maya Hawke (II), Booch O’Connell, Jace Wade,

Atika Greene, Tim Rogan, Tom Toland, Jule Johnson, Andrew Youngerman, Adam J. Jackson, Miriam Shor, Alexa Swinton, Sarah Silverman, Michael Urie.

Il film è il biopic che racconta la tormentata storia d’amore tra il direttore d’orchestra e compositore statunitense Leonard Bernstein e sua moglie Felicia Cohn Montealegre,

che presto dovette fare i conti con altre relazioni omosessuali del protagonista.

 

Christian Iansante è la voce italiana di Bradley Cooper che nel film è Leonard Bernstein

Giorgio Borghetti è la voce italiana di Matt Bomer che nel film è David Oppenheim.

Il film è disponibile su Netflix dal 20 dicembre.

1943 Leonard Bernstein riceve la notizia della sostituzione all’ultimo momento di Bruno Walter alla direzione della New York Philharmonic, sul palco della Carnegie Hall.

E’ il momento che segna l’inizio di una carriera meravigliosa come direttore d’orchestra  ed anche quello del film.

Tre anni dopo, a una festa, conosce l’attrice Felicia Montealegre: i due cominciano a frequentarsi, anche se Bernstein ha, da anni, una relazione con il clarinettista David Oppenheim.

I due si sposano, hanno figli e Felicia sacrifica se stessa e la sua carriera per la famiglia e i figli ma il marito continua a tornare a casa con i suoi amanti he sono sempre più giovani.

Quando, però,  Felicia si ammala di tumore, lui le resta accanto fino alla fine.

Dopo le candidature ai Golden Globes sia Cooper che Mullighan puntano all’Oscar.

Per somigliare al vero Bernstein nel film Cooper ha deciso di indossare una protesi al naso.

Questa decisione giudicata pessima da alcune personalità ebraiche, che lo hanno accusato di antisemitismo.

Dalla parte dell’attore, invece, sono i figli di Bernstein che hanno dichiarato che non solo il padre avrebbe apprezzato il trucco ma anche ceh:

«L’energia di Bradley è davvero simile a quella di nostro padre e tutti abbiamo subito pensato quanto fosse adatto per il ruolo.

Bradley è stato semplicemente perfetto».

Molti apprezzamenti, sempre da parte dei figli di Bernstein, per l’interpretazione della Mullighan:

«Non sapevamo cosa aspettarci perché nostra madre era una persona molto complessa e aveva tante idiosincrasie.

Mamma era anche molto riservata, quindi non sapevamo se un’attrice sarebbe stata in grado di restituire la sua essenza.

Ed è semplicemente incredibile quanto Carey sia stata bravissima nel fare questo».

 

Nel cast anche Lea De Seine Shayk Cooper la figlia di sei anni di Cooper che interpreta Jamie Bernstein.

 

 

c era unavolta hollywood

C’era una volta a… Hollywood di Quentin Tarantino con la voce di Lavagnino in onda su Rai 2

C’era una volta a… Hollywood è un film del 2019 scritto, diretto e co-prodotto da Quentin Tarantino.

c era unavolta hollywoodIl cast di C’era una volta a… Hollywood  è composto da: Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Margot Robbie, Al Pacino, Timothy Olyphant, Emile Hirsch, Zoe Bell, Dakota Fanning,

Kurt Russell, Damian Lewis, Michael Madsen, Luke Perry, Julia Butters, Clifton Collins Jr.,

Scoot McNairy, Nicholas Hammond, Maurice Compte, Damon Herriman, Lew Temple, Margaret Qualley, Spencer Garrett,

Austin Butler, Mike Moh, Rafal Zawierucha, Lena Dunham.

Andrea Lavagnino è la voce italiana di Timothy Olyphant che nel film è James Stacy.

Il film va in onda su Rai 4 il 19 dicembre ore 21.20.

La Distribuzione di C’era una volta a… Hollywood è a cura di Sony Pictures Italia/Warner Bros. Pictures Italia

Quentin Tarantino firma anche la sceneggiatura di C’era una volta a… Hollywood

La fotografia è di  Robert Richardson mentre il montaggio è di Fred Raskin.

Il film è una produzione Heyday Films, Sony Pictures Entertainment (SPE).

 

Rick Dalton (Leonardo DiCaprio) è un attore con alle spalle il successo arrivato grazie a una serie televisiva western degli anni Cinquanta e una serie di film azzeccati, la cui carriera forse è finita.

Riceve l’offerta di un produttore di recitare in uno spaghetti western in Europa,ma, ritenendo il progetto non alla sua altezza, non sa se accettare.

Invece, Dalton accetterà la parte del villain in una nuova serie tv western.

Al suo fianco c’è sempre Cliff Booth (Brad Pitt), che è qualcosa di più del suo stuntman: è anche un autista, e un assistente factotum, e in fondo anche il suo unico vero amico.

Cliff abita in un roulotte assieme al suo pibull, ma passa buona parte del suo tempo a casa di Rick, che si trova in Cielo Drive, sulle colline di Bel-Air:

una villa che si trova proprio al fianco di quella da poco presa in affitto dal regista Roman Polanski e da sua moglie, la bellissima attrice Sharon Tate (Margot Robbie).

Le vicende di Rick e Cliff e quelle di Sharon Tate procederanno in parallelo, fino a quando si incroceranno in maniera inaspettata proprio in una data fatidica.

 

Le riprese principali di C’era una volta a… Hollywood sono cominciate il 18 giugno 2018 a Los Angeles e si sono concluse il 1º novembre dello stesso anno.

Inizialmente, Richardson e Tarantino intendevano girare C’era una volta a… Hollywood  in 70 millimetri come col precedente The Hateful Eight, ma,

quando questa scelta si è dimostrata troppo costosa, hanno optato per la pellicola Kodak 35 millimetri in formato anamorfico, girando con macchine da presa e lenti Panavision.

La produzione ha dovuto dividere le riprese delle scene nella Hollywood Boulevard “riportata” al 1969 in due tempi,

dato che la camera di commercio di Hollywood non aveva dato il permesso di bloccare il traffico cittadino troppo a lungo:

quindi hanno girato prima  le scene riguardanti quattro dei sei isolati prescelti, mentre alcuni mesi dopo  quelle rimanenti due isolati.

 Dopo le paghe degli attori, le riprese a Hollywood Boulevard, comprese della ricostruzione scenografica dell’epoca, rappresentano la parte più  costosa di tutto il film.

Le scene ambientate a Cielo Drive non sono state girate nei veri luoghi del massacro perchè la casa di Sharon Tate e Roman Polanski è stata demolita nel 1994 e oggi al suo posto sorge una villa di dimensioni maggiori.

La casa di Rick Dalton, che nel film abita accanto ai Polanski, si trova invece in un’altra strada di Los Angeles.

Le scene di Bounty Law e Lancer sono state girate in parte al Melody Movie Ranch, che Tarantino aveva già usato per delle scene di Django Unchained (2012), e agli Universal Studios Hollywood.

Per la scena in cui Dalton arde vivi dei nazisti con un lanciafiamme in un film, DiCaprio ha dovuto far fuoco con un vero lanciafiamme contro delle controfigure opportunamente protette:

bloccato dall’agitazione, l’attore ha però dovuto aspettare che una controfigura gli dimostrasse di poter prendere fuoco senza rischi prima di riuscire a usare l’arma.

Il film viene definito un semi-realistico, alcune vicende sono state modificate rispetto alla storia reale.

Gli attori hanno dichiarato di aver partecipato alle audizioni senza sapere che ruolo avrebbero interpretato, vista la segretezza in cui era tenuta la sceneggiatura.

C’era una volta a… Hollywood  ha vinto 2 Premi Oscar 2020: Miglior Attore non protagonista per Brad Pitt e Miglior Scenografia.

Il film ha ottenuto 10 nomination ai Premi Oscar 2020 nelle seguenti categorie:

Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Attore Protagonista per Leonardo DiCaprio,

Miglior Attore Non protagonista per Brad Pitt, Miglior Sceneggiatura Originale, Miglior Scenografia, Miglior Fotografia, Migliori Costumi, Miglior Sonoro.

Presentato in anteprima nella Selezione Ufficiale del Festival di Cannes 2019.

Durante la cerimonia dei Golden 2020, Brad Pitt è stato premiato come Miglior attore non protagonista.

catwoman

Catwoman il film diretto da Pitof con Halle Barry e Benjamin Bratt doppiato da Christian Iansante sul 20

Catwoman è il film diretto da Pitof con Halle Berry, Sharon Stone e Benjamin Bratt.

Il film è stato adattato da John D. Brancato, Michael Ferris e John Rogers da una storia di Theresa Rebeck, John D. Brancato e Michael Ferris.

Le case di produzione sono : Warner Bros. Pictures, Village Roadshow Pictures, Di Novi Pictures, Frantic Films, Maple Shade Films.

catwomanChristian Iansante è la voce italiana di Benjamin Bratt che nel film è Tom Lone.

Catwoman va in onda il 13 dicembre su sul canale 20 alle 21.20.

Patience, è una  graphic designer per la Hedare Beauty casa di cosmetici che sta per mettere sul mercato una nuova

Ma la donna scopre, ascoltando una conversazione del suo boss, che in realtà il prodotto è altamente tossico: distrugge la pelle e può provocare la morte. 

Patience decide di denunciare la cosa. Ma, scoperta, scappa e muore annegata.

Il fatto è che, sulla scena del delitto, passa Midnight, gatto dai magici poteri che le ridà la vita: un soffio e Patience “risorge”.

La donna, scopre di avere superpoteri felini, che mette subito in atto sventando una rapina.

 

Il film non ha avuto molto successo infatti è stato candidato a sette Razzie Award, vincendo per il peggior film, Peggior attrice protagonista, peggior regista e Peggior sceneggiatura,.

In una recente intervista la protagonista di Catwoman ha dichiarato:

Fu una vera delusione, eravamo in anticipo sui tempi, nessuno era pronto a scommettere soldi su una femmina nera come star d’azione.

Non erano sicuri che pagasse.

In pratica tutti mi consigliarono di non farlo perchè avevo appena vinto l’Oscar.

Io invece ho pensato che era una grande chance per una donna di colore per fare la supereroina. 

La storia però non mi tornava. Mi ricordo di aver litigato: perché Catwoman non può salvare il mondo come Batman e Superman?

Perché deve solo salvare le donne da una crema per il viso che distrugge la faccia?

Ma non ero la regista ma solo una attrice con poca voce in capitolo.

Molte curiosità riguardano il costume di Catwoman modificato e  cambiato molte volte.

In origine non aveva un costume ma mano a mano che cresceva la sua popolarità lo ha avuto.

Nel corso degli anni Sessanta, come era norma per i villain, il colore della tuta era verde, per poi modificarsi nel corso degli anni arrivando al viola.

Dopo il film Batman – Il ritorno la tuta divenne totalmente di color nero.

Ci sono state poi ulteriori variazioni che non hanno mai cambiato il nero, però.

Per girare la scena dello scontro finale/lotta tra le due donne, ci sono voluti 9 giorni.

Uno dei gatti veri, che erano 43, usati sul set è diventato di Halle che lo adottò chiamando Play Dough.

La  controfigura di Catwoman in realtà è Nito Larioza, attore hawaiiano  esperto di arti marziali. Ciò nonostante, Halle si fece male durante la scena di un salto e finì in ospedale.

alita l'angelo della battaglia

Alita: Angelo della Battaglia diretto da Robert Rodriguez con Mahershala Ali doppiato da Christian Iansante

Alita: Angelo della Battaglia il film diretto da  Robert Rodriguez.

Il film è prodotto da James Cameron e Jon Landau,

ed è tratto dal noto anime omonimo con protagonista Alita,

interpretata da Rosa Salazar.

Il film va in onda martedì 12 alle 21.10 su Rai movie.

alita angelo della battagliaAlita: Angelo della Battaglia è l’adattamento cinematografico della graphic novel giapponese in nove parti intitolata “Battle Angel Alita” e

ambientata in un mondo post-apocalittico popolato da uomini, macchine e cyborg.

Nel cast di Alita: Angelo della Battaglia ci sono Ed Skrein, Keean Johnson, Jennifer Connelly, Mahershala Ali e Jackie Earle Haley.

La voce italiana di Mahershala Ali, alias Vector, è Christian Iansante.

Mentre la WETA Workshop ha lavorato agli effetti visivi.

Lo scienziato Dr. Ido recupera una cyborg, proprio Alita, da una discarica del 26° secolo.

Ido scopre che Alita è una sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il cerchio di angoscia e distruzione nel quale ruota il mondo post-apocalittico,

devastato 300 anni prima da una terribile guerra mondiale.

Senza alcun ricordo della sua vita precedente, a parte le sue incredibili capacità nelle arti marziali, la donna diventa una cacciatrice di taglie in cerca di criminali.

Il suo viaggio la porterà alla scoperta di sé e dell’amore.

Qualche notizia sul film:

Il produttore James Cameron e il regista Robert Rodriguez hanno avuto quattro candidate per il ruolo della protagonista:

Zendaya, Rosa Salazar, Maika Monroe e Bella Thorne.

Il film include circa 1.500 inquadrature con effetti visivi.”.

Originariamente “Gunnm” è un manga in nove volumi da circa 220 pagine ciascuno scritto e disegnato da Yukito Kishiro.

La particolarità di questo manga, legato al genere cyberpunk, sta nella sua estrema violenza e nella sua visione molto oscura dell’umanità,

che non impedisce ad alcuni personaggi di avere sentimenti molto profondi, contrastando radicalmente con il loro ambiente.

Alcuni dei migliori pattinatori in linea del mondo si sono esibiti come concorrenti del Motorball, tra cui Chris Haffey, Franky Morales e Dave Lang.

La concorrente di X-Games del 2003, Katie Ketchum, è stata la controfigura di Rosa Salazar durante queste sequenze,

mentre Salazar si muoveva di lato catturando le espressioni facciali per le macchine dal presa di riferimento.

Sia le performance di Ketchum che quelle di Salazar sono state combinate in post-produzione.

Il film è interpretato da tre vincitori dell’Oscar (Mahershala Ali, Jennifer Connelly e Christoph Waltz) e due nominati (Jackie Earle Haley, Edward Norton).

La tecnica di combattimento di Alita è denominata “Panzer Kunst”. La parola tedesca “Panzer” si traduce in “serbatoio”, “carri armati” o “armatura” e “Kunst” in “arte”.

Quindi “Panzer Kunst” si traduce letteralmente in “arte dei carri armati” o “arte dell’armatura”.

C’è una particolarità della protagonista che ha impressionato gli spettatori: gli occhi della protagonista. Perché le pupille sono così grandi?

Il perchè di questa scelta l’ha spiegata a Empire il regista Rodriguez :

“La nostra scelta deriva dall’idea di creare una versione fotorealistica del manga senza tradirne lo spirito”.

Il film costato 170 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo 405.

 

contratto doppiatori

Siglato l’accordo per il nuovo contratto collettivo nazionale per i doppiatori

I doppiatori italiani hanno fatto quest’anno  23 giorni di sciopero e non per capriccio ma i motivi per protestare erano tanti,

ed evidentemente, l’unico modo per fare sentire la loro voce era seguire questa strada, seppure drastica.

Considerato, soprattutto,  che in tredici anni non era stato possibile aprire un tavolo di trattative che portasse a  dei cambiamenti rispetto al precedente contatto collettivo nazionale che porta la data del 2008.

Da allora nemmeno gli adeguamenti Istat sono stati applicati.

Ebbene l’accordo per il contratto nuovo per i doppiatori c’è stato il 6 dicembre presso la sede Anica con le organizzazioni sindacali Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil.

Significativa a tal proposito anche la nota di Lucia Borgonzoni  sottosegretaria alla Cultura:

Apprendo con soddisfazione  la notizia dell’accordo siglato tra le parti da cui un nuovo contratto base per i lavoratori del Settore Doppiaggio, un risultato atteso dal 2008.

Finalmente una svolta significativa alle trattative grazie all’elaborazione di un testo al passo con i tempi – e infatti tiene conto delle trasformazioni dovute alle tecnologie più recenti come l’Intelligenza Artificiale –

e che si prefigge come obiettivo la valorizzazione e il giusto riconoscimento del lavoro dei doppiatori, grandi professionisti che rappresentano un vanto per l’Italia”.

 

Ma vediamo nel dettaglio cosa hanno raggiunto i doppiatori  con questo nuovo contratto:

era necessario un adeguamento ai tempi perché la nascita delle piattaforme digitali ha ampliato la richiesta di lavoro per i doppiatori impegnati sia nella copiosa serialità che queste piattaforme portano con sé,

che nel riuscire a doppiare in tempo film distribuiti in tutto il mondo con uscite nelle sale in contemporanea.

Si legge in una nota congiunta di Anica e delle sigle sindacali Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil proprio l’adesione alla realtà di questo nuovo contratto:

Dopo mesi di confronto si è giunti alla sottoscrizione di un contratto innovativo e adeguato ai tempi, articolato e migliorativo per le parti coinvolte,

La firma adegua finalmente la normativa contrattuale del Settore Doppiaggio ai numerosi cambiamenti, anche tecnologici, avvenuti negli anni,

con l’obiettivo di renderla quanto più attuale e concreta, esigibile e innovativa.

Un’altra problematica da affrontare e, per fortuna tenuta nella giusta considerazione, riguarda l’intelligenza artificiale.

La clausola aggiunta nel contratto nasce dalla considerazione, peraltro condivisa anche dal legislatore, che se un’IA doppia un film o una serie, lede il lavoro del doppiatore  ma anche le aziende e lo spettatore.

Cosa prevede il contratto in merito all’intelligenza artificiale:

il text and data mining non è consentito per il machine learning, quindi la voce del doppiatore è utilizzabile  per trailer e materiale promozionale per il titolo che si sta doppiando e solo per quello.

Invece, la voce del doppiatore, al di fuori di quell’ambito, non è riproducibile, campionabile, alterabile, e non può essere utilizzata per l’apprendimento delle intelligenze artificiali.

Sembra di intravedere uno spiraglio di luce dopo anni di tenebre.

unfaithful

Unfaithful – L’amore infedele di Adrian Lyne con  Diane Lane e Richard Gere con Iansante e Maggi al doppiaggio

Unfaithful – L’amore infedele, il film del 2002 diretto e prodotto da Adrian Lyne con protagonisti  Diane Lane e Richard Gere, va in onda  martedì 28 novembre alle 21.20 su Rai 4.

Unfaithful – L’amore infedele è il remake di Stéphane, una moglie infedele di Claude Chabrol.

unfaithfulLa sceneggiatura è di Alvin Sargent, William Broyles Jr.

Al fianco di Diane Lane e Richard Gere in  Unfaithful – L’amore infedele  ci sono:

Olivier Martinez, Erik Per Sullivan, Chad Lowe, Kate Burton, Margaret Colin, Erich Anderson, Dominic Chianese, Myra Lucretia Taylor,

Michelle Monaghan, Larry Gleason, Anne Pitoniak, Frederikke Borge, Russell Gibson, Maria Gelardi, Les Shenkel, Lisa Emery,

Michael Emerson, Geoffrey Nauffts, Joseph Badalucco Jr., Zeljko Ivanek, Gary Basaraba

La distribuzione del film è curata da Medusa Film mentre la produzione è di Fox 2000 Pictures, Regency Enterprises.

Christian Iansante è la voce italiana di Olivier Martinez che nel film è Paul Martel.

Angelo Maggi è la voce italiana di Erich Anderson che nel film è Bob Gaylord.

 

Unfaithful – L’amore infedele  Racconta la storia di una coppia che vive nella periferia di New York City il cui matrimonio va pericolosamente storto

quando la moglie si abbandona a una relazione con un giovane che incontra per caso.

Il film ha incassato 52 milioni di dollari in Nord America e 119,1 milioni di dollari in tutto il mondo.

Nonostante le recensioni contrastanti nel complesso, Diane Lane ha ricevuto molti elogi per la sua interpretazione.

Ha vinto premi come migliore attrice dalla National Society of Film Critics e New York Film Critics ed ha ricevuto una nomination  per un Golden Globe e un Premio Oscar come migliore attrice.

 

Le riprese principali sono iniziate il 22 marzo 2001 e si sono concluse il 1 giugno 2001 con Lyne che girava in continuità quando possibile.

Il film è stato girato principalmente a New York City.

Durante la sequenza della tempesta di vento in cui Connie incontra Paul per la prima volta, ha piovuto e Lyne ha utilizzato le condizioni meteorologiche nuvolose per le scene di strada.

Il regista ha anche preferito girare interni pratici in esterni in modo che gli attori potessero “sentire un intimo senso di appartenenza”, ricorda Biziou.

 

In una scena che si svolge in un ufficio, il regista l’ha riempita di fumo, un effetto che “rende i colori meno contrastati, più tenui”.

Il fumo si convogliava per 18-20 ore al giorno e Gere ricorda:

Ci stavano soffiando la gola. Avevamo un dottore speciale che era lì quasi tutto il tempo che riempiva le persone con antibiotici per le infezioni bronchiali.”

Lane ha acquisito una bombola di ossigeno per resistere al programma rigoroso.

 

Il film ha molte scene di sesso esplicito, incluso un appuntamento nel bagno di un ristorante e uno scambio appassionato nel corridoio di un condominio.

Le riprese ripetute di Lyne per queste scene erano impegnative per gli attori, specialmente per Lane, che doveva essere emotivamente e fisicamente in forma per le scene.

Martinez non era a suo agio con la nudità e Lane ha detto che Lyne girava spesso un intero rullino di film, “quindi una ripresa durava fino a cinque riprese. Alla fine, sei fisicamente ed emotivamente distrutto”

Lane non aveva incontrato Martinez prima delle riprese e non si sono conosciuti bene durante le riprese, rispecchiando il rapporto tra i loro personaggi.

Quattro settimane intere del programma sono state dedicate alle scene nel loft di Paul, che si trovava al terzo piano di un edificio di sei piani situato in Greene Street.

Biziou usava spesso due telecamere per le scene intime del film per ridurre il numero di riprese da girare.