sir 2 iansante

Sir è il cortometraggio diretto da Ravallese interpretato da Iansante

In lavorazione il cortometraggio Sir;

dopo il successo de Il vestito torna la coppia composta dal regista Maurizio Ravallese e dal doppiatore ed attore Christian Iansante.

sir iansanteIl vestito, scritto e diretto da Maurizio Ravallese, co-prodotto col giovane cineasta Emanuele Pisano,

candidato ai David di Donatello per “L’oro di famiglia”,  ha ottenuto riconoscimenti in tutto il mondo

La storia ruota attorno a un incrocio di destini: un giovane immigrato (Danilo Arena), alla ricerca di un abito nuziale, ruba un completo ad uno sposo appena abbandonato all’altare (Christian Iansante).

Per espiare la sua colpa, il ragazzo dovrà vendicare l’uomo che ha derubato.

Il vestito  prodotto dalla Pathos Distribution, ha conquistato: premiato al Giffoni Young come Miglior Corto Drammatico,

ha ottenuto molto successo all’International Nollywood Film Festival di Toronto, il South African Film Festival, il Buenos Aires Film Festival, il Buffalo Film Festival e il Reeling di Chicago,

vincitore inoltre al Falcon di Londra, al Firenze Film Corti, al Queen Palm Festival, al Buffalo Film Festival.

Molte soddisfazioni anche per Christian Iansante, attore non protagonista del corto, che ha ricevuto tre premi.

In Sir Iansante è il protagonista.

In sir – dice  il regista Ravallese – si parlerà di un guaritore, che vive in mezzo alla montagna, dotato di poteri straordinari, ma affetto dalla cosiddetta maledizione del guaritore:

non riesce ad utilizzare il proprio potere per salvare la moglie ammalata. Ma i miracoli sono doni ereditari.

In questo cortometraggio, Sir, – dichiara Iansante –  sono il protagonista ,  è un film sulle credenze popolari che ancora sono molto diffuse nonostante siamo quasi nel 2022.

Interpreto un santone, capace di guarire chiunque  tranne la moglie che sta per morire.

Un bel lavoro in cui sono un personaggio con capelli bianchi lunghi, con un’ unghia nera, lunga, quella del mignolo sinistro perchè l’unghia lunga è simbolo di potere;

in effetti anche i mafiosi portano l’unghia lunga per dimostrare che loro non si sporcano le mani.

Anche in Sir ci sarà il tipico colpo di scena dei corti che, ovviamente, non svelo adesso.

Non parlo molto nel corto tranne in una scena con un mafioso che vuole essere guarito che convincerò, proprio con un lungo dialogo,  del fatto che se vuole guarire deve rinunciare a tutto il suo potere.

Ci sono molte scene di azione più che dei dialoghi,  questo Sir è un lavoro intenso.

 

 

 

il drago argentato

Il drago argentato con la voce di Andrea Lavagnino

Il drago argentato è un film di genere Animazione del 2020 diretto da Tomer Eshed con Thomas Brodie-Sangster e Felicity Jones.

il drago argentatoIl drago argentato è basato sul libro Dragon Rider ideato dalla scrittrice di libri per bambini Cornelia Funke, la versione Netflix è diretta dal pluripremiato animatore Tomer Eshed.

Filo di Ragno ha la voce di Andrea Lavagnino

Il cast di Il drago argentato è composto da Thomas Brodie-Sangster, Felicity Jones, Freddie Highmore, Patrick Stewart, Nonso Anozie, Sanjeev Bhaskar, Meera Syal, Stephen Hogan

Quando il suo mondo è minacciato dagli umani, un giovane drago decide di cercare un mitico paradiso dove la sua specie può vivere in pace e volare in libertà.

Lung, un giovane drago argentato, non intende più vivere nascosto nella valle dove i suoi simili sono stati costretti a rifugiarsi.

Egli pensa che la sua imponenza non possa impedirgli di trovare orgogliosamente il suo posto nel mondo, e decide così di organizzarsi diversamente.

Con il sostegno di Fiore di Zolfo, un delicato spirito di montagna, e del vivace orfano Ben, Lung intraprende un viaggio che dovrà spalancargli nuove frontiere.

Attraverso l’Himalaya, i tre andranno alla ricerca della leggendaria Terra ai Confini del Cielo, un luogo nel quale tutti i draghi possono vivere senza la presenza degli esseri umani.

Sarà anche la terra della felicità che Lung sta animatamente agognando?

La produzione del film è iniziata nel 2017.

Breve uscita nelle sale nel 2020, ma poi a causa della pandemia di COVID-19 tutto si è fermato.

widows

 “Widows” con la voce di Andrea Lavagnino su Rai 2

“Widows”, dramma del 2018 di Steve McQueen con Viola Davis, Michelle Rodriguez, Elizabeth Debicki e Cynthia Erivo su Rai 2.

widowsIl film è stato presentato in anteprima mondiale il 9 settembre 2018 al Toronto International Film Festival.

Andrea Lavagnino è la voce italiana di Lukas Haas che interpreta David.

“Widows” è la storia di quattro donne che non hanno nulla in comune se non un debito lasciato dalle attività criminali dei loro mariti morti.

Ambientato in una Chicago contemporanea, in un momento tumultuoso, le tensioni crescono quando Veronica ( Viola Davis), Alice (Elizabeth Debicki), Linda (Michelle Rodriguez) e Belle (Cynthia Erivo)

prendono il destino nelle loro mani e complottano per forgiare un futuro alle proprie condizioni.

Veronica Rawlins è sposata con Harry e con lui ha ancora una relazione appassionata e sensuale, ma Harry muore durante un colpo, perpetrato ai danni del gangster nero Jamal Manning, che sta cercando di entrare in politica.

Jamal vuole soffiare il distretto di Chicago dove vive alla famiglia Mulligan, la quale lo controlla da sempre ma candida il meno esperto Jack,

dopo che alcune accuse e l’età hanno reso impresentabile il suo oppressivo padre Tom.

Il colpo di Harry finisce non solo in una strage in cui muore tutta la sua banda, ma pure in un incendio che brucia il denaro,

tanto che Jamal decide di chiedere un risarcimento a Veronica, cui il marito ha lasciato una bella auto e un lussuoso loft

oltre che una cassetta di sicurezza in cui è nascosto il suo quaderno degli appunti su un prossimo colpo.

Veronica decide di realizzare quella rapina e cerca di convincere le altre vedove della banda, Linda Perelli e Alice Gunner, a essere sue complici.

Widows” è basato sulla serie televisiva britannica Le vedove (1983) scritta da Lynda La Plante.

Il film “Widows” riunisce McQueen con lo studio New Regency che ha finanziato 12 Anni Schiavo.

Una curiosità riguarda il regista Steve McQueen che sostiene che Colin Farrell (Jack Mulligan) e Robert Duvall (Tom Mulligan) hanno improvvisato molte delle loro scene.

L’attrice Michelle Rodriguez, che interpreta Linda nel film, inizialmente aveva rifiutato la parte.

Dopo aver incontrato McQueen e aver discusso del film, Rodriguez alla fine ha accettato di prendere la parte, volendo sia sfidare se stessa che riflettere sulle donne della sua vita che conosceva da piccola, e che aveva sempre visto come deboli.

Questo è il primo lungometraggio di Steve McQueen come regista da “12 anni schiavo” che ha vinto il premio come miglior film agli Oscar 2014.

Secondo quanto riferito, Jennifer Lawrence è stata contattata per il ruolo di Alice, ma ha dovuto rifiutare a causa di conflitti di programmazione con le riprese di Red Sparrow (2018). E

 

borghetti

Giorgio Borghetti premiato al Ciak Film Festival  

La prima edizione del Ciak Film Festival  dedicato a cortometraggi, lungometraggi, i videoclip musicali, documentari e web series si è svolta a Fiuggi Terme.

ciak film festivalIl nostro Giorgio Borghetti  riceve il premio come miglior produttore per Captain T al Ciak Film Festival.

Stefano Madonna e Alfonso Chiarenza, direttori artistici della kermesse, hanno manifestato un grande entusiasmo per come si è svolta la serata di premiazione e per gli artisti coinvolti in essa

“ Un piccolo sogno che si realizza-   dichiarano infatti  i direttori artistici- soprattutto in un momento particolare come quello attuale; ringraziamo per le tante presenze di qualità in questa prima edizione”

Premi speciali sono stati assegnati a Nina Pons, Massimiliano Bruno e Lorenzo Lavia, mentre  Peppino Mazzotta  ha ricevuto il premio come miglior attore per il cortometraggio Dove si va da qui.

Nella sezione cortometraggi, i premiati sono stati:  Giorgio Marchesi miglior attore non protagonista per La spada di gomma,

Giorgio Borghetti miglior produttore per Captain T, Elisa Visari miglior attrice protagonista per Quasi ora.

La confessione di Benedicta Boccoli trionfa come migliore scenografia e migliore sceneggiatura e, infine, Tre visi di Stefano Pesce, cha ottenuto i premi al miglior short e alla migliore regia.

Miglior attore nella sezione web series al Ciak Film Festival Adriano Pantaleo per Radical scic; Pupo ha ricevuto i premio per il miglior attore non protagonista  per All’alba perderò di Andrea Muzzi.

Star internazionale della serata è stata Gina Alice Stiebitz,  che ha  interpretato il personaggio di Franziska Doppler nella serie netflix Dark; alla Stiebitz è andata una menzione speciale.

Premi alla carriera consegnati al Ciak Film Festival per gli attori Paola Tiziana Cruciani e Claudio Botosso.

ridatemi mia moglie

Ridatemi mia moglie miniserie su sky con Fabio De Luigi

Il 13 e il 20 settembre andrà in onda su Sky Serie e in streaming su NOW  Ridatemi mia moglie, una miniserie in due episodi prodotta da Sky e Colorado Film che sarà disponibile anche on demand su Sky.

ridatemi mia moglie Protagonista è Fabio De Luigi, con Anita Caprioli, Diego Abatantuono, Carla Signoris Alessandro Betti e Diana Del Bufalo diretti da Alessandro Genovesi.

I protagonisti di Ridatemi mia moglie sono Giovanni (Fabio De Luigi) e sua moglie Chiara (Anita Caprioli), sposati ormai da tanti anni.

Il loro rapporto è logoro ma sembra che solo lei se ne accorga, mentre Giovanni è convinto che tutto proceda per il meglio.

Chiara decide di lasciarlo con una lettera, che scrive ma che poi decide di gettare nel cestino; fa le valigie e si allontana da casa.

Giovanni, ignaro di tutto, le sta preparando una festa a sorpresa per il suo compleanno. Mentre si attende la festeggiata, dentro il cestino viene ritrovata per caso la lettera.

Il povero Giovanni apprende così le intenzioni della moglie. Ma non si vuole dare per vinto, ed è intenzionato a riconquistare Chiara a tutti i costi.

Una commedia romantica era da tanto tempo che volevo farla. – dichiara il regista Genovesi – In questa sono partito dalla domanda:

Che cosa ci succede quando la persona che amiamo ci dice “non ti amo più?”

Sono sentimenti semplici che possono essere estremamente tragici e infinitamente comici.

Tutto dipende dal punto di vista con cui li viviamo, da come li guardiamo.

Qui si è scelto di guardarli da un punto di vista comico, essendo una commedia romantica.

In Ridatemi mia moglie – dice lo sceneggiatore Giovanni Bognetti il racconto viaggia tra presente e passato, e ogni momento di ricordo dei nostri protagonisti getta una luce nuova sui momenti di racconto successivi.

Ci piaceva l’idea di parlare di una relazione amorosa saltando avanti e indietro nel tempo, in modo da evidenziare le contraddizioni, le speranze e le paure che alla fine,

quando vengono sommate, danno vita ad un risultato che non è una vittoria o una sconfitta, ma un rapporto umano con tutte le sue gioie e le sue difficoltà.

Ovviamente il tutto è visto con un occhio comico e di commedia, che attraversa i vari personaggi di questo nostro micromondo.

Una sceneggiatura brillante – conclude Nils Hartmann, Senior Director Original Productions Sky Italia – , ben calibrata, diretta da un regista in grado di traghettare la qualità cinematografica su un progetto seriale come Alessandro Genovesi, cucito su misura addosso al genio comico di Fabio De Luigi:

con due talenti così in simbiosi, è forse una delle forme più italiane di divertimento pensabili.

Risulta in effetti paradossale che Ridatemi mia moglie sia l’adattamento di I Want My Wife Back, una miniserie molto inglese, un format Bbc dell’anno 2016.

Una scelta insolita stavolta, perché Sky tende di solito a puntare su progetti originali;

ma di fronte all’esito non si può che applaudire questa bravura della squadra di produzione nell’appropriarsi interamente di un concept, facendone un divertimento tutto italiano.

 

 

 

la casa di carta lavagnino

Con Andrea Lavagnino alla scoperta del mondo del doppiaggio

Andrea Lavagnino, uno dei docenti della nostra Accademia del Doppiaggio, è  la voce italiana del Professore nella serie  La casa di carta la cui quinta stagione è disponibile su Netflix da pochi giorni; lo abbiamo incontrato per conoscere il suo percorso artistico.

Come hai cominciato l’avventura nel mondo del doppiaggio?

Ho sempre amato la recitazione, rimanevo affascinato dai grandi attori che vedevo a teatro.

Ho studiato recitazione e mi sono avvicinato, abbastanza tardi rispetto agli standard, al doppiaggio intorno ai 30 anni. Sia nel teatro che nel doppiaggio ho fatto una bella gavetta.

Insegni in diverse città italiane quali diversità, punti di forza e di debolezza, hai riscontrato negli allievi delle varie città?

Amo insegnare, anzi credo che sia meglio dire che amo passare qualcosa, dare indicazioni, aiutare a fare questo mestiere che diventa sempre più complicato.

E’ difficile perché non ci sono più i maestri di un tempo; quando noi cominciavamo avevamo dei grandi direttori che ci davano consigli.

Oggi la formazione è diversa perché mentre in passato il doppiatore era un attore di cinema o di teatro che prestava la sua voce al doppiaggio, oggi esiste il doppiatore che nasce doppiatore.

I ragazzi di oggi  sono un po’ pigri lo riscontro in generale nelle varie città o comunque anche nelle persone  che frequento.

I giovani attori  vogliono essere pronti senza esserlo perché il doppiaggio attualmente si fa in poco tempo quindi loro pensano di poter fare bene velocemente, ma non è così.

A volte neanche noi che facciamo questo lavoro da tempo lo facciamo bene perché il tempo è  troppo poco.

Poi, ovviamente, ci sono dei talenti e anche io ne ho  incontrati diversi nel corso di questi anni; il problema è che se il talento rimane talento e basta non si va da nessuna parte, invece se il talento viene sfruttato bene cambiano le carte in tavola

Quanto è difficile doppiare e quali differenze esistono nel doppiare attori che parlano inglese e quelli che parlano altre lingue.

Doppiare  è un mestiere antico e per questo difficile quando c’è la tradizione di mezzo c’è sempre qualche difficoltà.

Il doppiaggio è un’alchimia bisogna essere in grado di entrare in sintonia totale con il personaggio che stai doppiando seguendone tutte le pieghe e

per fare questo ripeto ci vorrebbe tanto tempo e il tempo è  sempre di meno;

per questo a volte i doppiaggi  sono fatti male o comunque non come dovrebbero essere fatti.

Ovviamente se tu hai un po’ di familiarità con una certa lingua riesci a seguire o comunque sapere dov’è la parola che sta dicendo quell’attore  in quel momento,

certo quelle lingue  che sono proprio lontane da noi, come il giapponese, rendono tutto un po’ più complesso.

La casa di carta: tu sei la voce del Professore, uno splendido personaggio, ci parli di questo impegno?

La casa di Carta è stato un successo planetario, una cosa  completamente inaspettata anche per noi;

non avevamo idea di che cosa stavamo per fare quando siamo entrati in sala la prima volta, ma tutti ci siamo resi conto che  era qualcosa di diverso,  di strano, di potenzialmente magico.

Dopo i primi turni abbiamo capito, io e i colleghi che hanno fatto questa esperienza con me che era qualcosa di bello e affascinante, e doppiare il Professore, interpretato dall’attore Alvaro Morte, è stato un privilegio.

Con il Professore abbiamo anche delle cose in comune, e mi trovo molto bene a doppiare questo personaggio.

Mi sono divertito molto devo dire la verità, mi sto divertendo molto e ancora non è finita la situazione e quindi sono  felice di continuare questa avventura.

Un cast che fa sognare quello della Casa di carta prevedi una sesta serie?

Non ci sarà una sesta stagione  della Casa di carta, le  5 puntate che usciranno il 3 dicembre saranno le ultime. Finirà la serie  ma si parla di possibili spin-off di qualche personaggio.

Hai una vastissima esperienza ma hai un personaggio a cui sei affezionato in particolare?

Devo premettere che noi doppiatori abbiamo una memoria molto corta perché facciamo talmente tanta roba,

infatti abbiamo tre turni se non quattro al giorno e ovviamente ogni turno che facciamo è  una lavorazione diversa,

che ci ricordiamo solo le cose che ci sono rimaste più addosso.

Sono legato ovviamente al Professore de La casa di carta. L’attore l’ho doppiato in altre situazioni.

Forse il personaggio a cui sono più legato è stato Richard Castle nella serie Castle andata in onda per  otto stagioni, è stata una serie che è andata anche molto bene ed ha avuto un grande successo .

A cosa stai lavorando sia come attore che come doppiatore?

Progetti ce ne sono tantissimi ma non posso parlarne; oggi firmiamo delle liberatorie che a volte  sembrano dei volumi della Divina Commedia e non posso parlare ma ci sono tante belle cose  in programma anche in film  che usciranno tra fine settembre e  primi di ottobre.

Progetto, forse, anche un mio ritorno  sulle scene da attore ma sono cose  che, anche per scaramanzia, preferisco non  raccontare.

the honeymoon

Primi ciak per The Honeymoon il film con Maria Bakalova

The Honeymoon primi ciak in questi giorni come annuncia Notoriuos pictures; il film è  una co-produzione internazionale con Tempo Productions Ltd.

The Honeymoon scritto e diretto da Dean Craig. Nel cast la nominata all’ Oscar® Maria Bakalova, Pico Alexander, Asim Chaudhry e Lucas Bravo.

Prodotto da Guglielmo Machetti e Piers Tempest.

maria bakalova Inizieremo le riprese di The Honeymoon con un cast internazionale in una delle location più belle d’Italia: Venezia.

Siamo molto felici di rinnovare la collaborazione con una squadra straordinaria che ha già dimostrato ottime qualità.

In particolare sono felice di tornare a collaborare con Dean Craig che ha scritto e dirigerà il film, con Piers Tempest che è un grande produttore e non ultimo il nuovo straordinario cast.”

“The Honeymoon”, una commedia romantica,  sulle sfide che un nuovo matrimonio affronta quando uno degli eventi più belli e intimi della vita va disastrosamente storto.

È anche un film sull’amicizia e sulla separazione emotiva che accade quando due migliori amici di sempre realizzano che  uno di loro sta per iniziare una nuova vita con la sua sposa

e l’altro  si sente trascurato.

L’inglese Adam e la sua sposa americana, Sarah, stanno per intraprendere la più romantica luna di miele di sempre a Venezia, in Italia.

Ma quando il viaggio degli sposini è ostacolato da Ed, il migliore amico di Adam,

eccessivamente bisognoso di attenzioni,

si trasforma improvvisamente dalla vacanza degli innamorati perfetti in un completo disastro.
Questo film mi ha incuriosito – dice la protagonista Maria Bakalova  – perché è una commedia di evasione che ha dato una svolta al classico impianto del film leggero includendo un forte personaggio femminile.

 Penso che dopo quasi due anni di pandemia, stiamo tutti cercando qualcosa di divertente per sollevare il morale e aiutarci a fuggire mentalmente dalle nostre case.

Sono molto contenta di far parte anche del team di produzione del film”.

 

giorgia

Scordato è il film con e di Rocco Papaleo con Giorgia protagonista

Scordato è il nuovo film con e  di Rocco Papaleo scritto con Valter Lupo, prodotto da Vision, Indiana e Less is more.

papaleoAd annunciare l’inizio delle riprese del film è lo stesso Papaleo sulle sue pagine social che annuncia anche che nella pellicola ci sarà, come protagonista, la cantante Giorgia;

non è la prima volta che Papaleo “utilizza” un cantante per un suo lavoro,

infatti nel pluripremiato Basilicata coast to coast uno dei protagonista era Max Gazzè.

Scordato sarà il quarto film di Rocco Papaleo, una commedia divertente che vedrà come protagonista la cantane Giorgia. Per lei è la prima esperienza come attrice, dopo una carriera scintillante nel mondo della musica ed una pausa doverosa.

” Il protagonista di Scordato – dice Papaleo –  è un accordatore di pianoforti che non è in armonia col contesto, un viaggio più o meno interiore nel quale rivive tappe salienti della sua gioventù e risale ai nodi che lo hanno reso “scordato”.

È un film sui benefici del perdono. È  una commedia, con dei riflessi musicali, esattamente come la mia vita. Ho scelto questo lavoro per toccare la musica anche se da un punto di vista marginale”.

“Sono molto felice – conclude Papaleo  – per essere riuscito a convincerla dopo tante insistenze e tanti anni che ci penso. Giorgia la conosco da quando era una ragazzina. La sua umanità, la sua simpatia, il suo sorriso, il suo swing… e quindi sono veramente entusiasta”.

Ironica, Giorgia, sui social ha chiesto a Papaleo se fosse davvero convinto e sicuro della sua scelta ma da parte di Rocco nessun ripensamento.

Per Giorgia, un vero e proprio esordio nel mondo del cinema dopo tanti successi nel campo della musica.

Le  riprese prenderanno il via a fine agosto e saranno in Basilicata,quindi Papaleo fa una scelta di cuore ‘giocando’ in casa sua.

drive my car

Drive my car è il nuovo film di Hamaguchi Ryusuke

Drive my car di Hamaguchi Ryusuke con Nishijima Hidetoshi, Miura Toko, Kirishima Reika sarà nelle sale dal  26 agosto.

drive my car Drive my car è tratto dall’omonimo racconto di Murakami Haruki pubblicato da Einaudi in Uomini senza donne (2015).

Un uomo, una donna e una Saab 900 rossa per un road movie dell’anima.

Kafuku, un attore e regista teatrale che non riesce a superare la perdita della moglie Oto, accetta di dirigere Zio Vanja per un festival di Hiroshima.

Lì conosce Misaki, una giovane donna silenziosa incaricata di fargli da autista e di guidare la sua macchina.

Viaggio dopo viaggio, superate le reciproche riluttanze, Kafuku e Misaki lasceranno affiorare segreti e confidenze…

Drive My Car è un road movie dell’anima, in equilibrio tra vita e rappresentazione, dove le solitudini dei personaggi si sfiorano, si guardano allo specchio, provano a decifrarsi.

Ho voluto girare questo film – ha dichiarato il regista – perché in Drive My Car le interazioni tra Kafuku e Misaki, i due personaggi principali, avvengono all’interno di un’auto.

E questo ha innescato i miei ricordi. Certe conversazioni, conversazioni intime, possono nascere solo all’interno di quello spazio chiuso e in movimento.

Un luogo, in realtà un non-luogo, che ci aiuta a scoprire aspetti di noi stessi mai mostrati a nessuno.

O pensieri che, prima, non sapevamo esprimere con le parole.

Hamaguchi Ryusuke  è la nuova stella nel panorama del cinema nipponico che sta collezionando successi festivalieri.

A breve distanza dall’Orso d’argento Gran Premio della Giuria della Berlinale 2021 con Il gioco del destino e della fantasia, il giovane autore ha ottenuto il premio alla miglior sceneggiatura al Festival di Cannes 2021,  proprio con Drive My Car.

Hamaguchi si era fatto conoscere a Locarno 2015 con Happy Hour mentre Asako I & II era già stato in concorso a Cannes 2018.

Attivo anche come sceneggiatore, ha firmato lo script dell’ultimo film di Kurosawa Kiyoshi, Wife of a Spy, presentato all’ultima Mostra di Venezia.

“Famiglia allargata” di Emmanuel Gillibert con la voce di Iansante su Rai 3

Famiglia allargata il film diretto dal regista francese Emmanuel Gillibert è su Rai 3.

Tra i protagonisti Araud Ducret, Louise Bourgoin, Timéo Bolland e Michaël Cohen.

Famiglia allargata è scritto dal regista Emmanuel Gillibert con Marion Thiéry entrambi alla loro prima sceneggiatura.

Christian Iansante è la voce italiana di Michaël Cohen che in Famiglia allargata interpreta Stan.

Il film è nato partendo da un’esperienza che ho vissuto in prima persona. – dice il regista Michaël Cohen- Una sera ho sentito dire alla mia compagna:

“Ora a lavarvi i denti, poi pipì e a letto!”.

Sono rimasto pietrificato, mi sembrava una cosa surreale , devo premettere che sono un single incallito quindi convivere con una persona che ha due figli piccoli è per me un’esperienza nuova.

Così mi sono messo nei panni di un antropologo che fa documentari sugli animali, e ho cominciato a esplorare con uno sguardo vergine e imparziale,

e a una certa distanza, questa “fauna” a me sconosciuta!

Ho coinvolto Marion Thiéry, con cui avevo lavorato in pubblicità.

Era divorziata e viveva sola con un bambino, così le ho proposto di scrivere insieme:

avrebbe apportato quel tocco femminile di cui avevo bisogno e l’esperienza di una madre con un figlio a carico.

La vita di Antoine, interpretato da Arnaud Ducret, è perfetta così: single incallito e latin lover,

trascorre le giornate tra lavoro, eventi mondani, feste e donne, molto spesso ospitate nel sontuoso appartamento parigino condiviso col migliore amico, Thomas.

E se la partenza di quest’ultimo per Los Angeles rischia di intaccare in maniera negativa la quotidianità di Antoine,

questi pare piuttosto rinfrancato dal fatto che l’amico gli abbia trovato un nuovo coinquilino, di sicuro interesse:

si tratta di Jeanne, interpretata da Louise Bourgoin, bionda, bella, due splendidi occhi azzurri.

Quel che Antoine non sa – ma lo scoprirà molto presto – è che non appena Jeanne metterà piede in casa spunteranno, appena dietro di lei, i piccoli Thèo di otto anni e Lou di cinque.