Io ballo da sola è il film di Bernardo Bertolucci, un vero cult della storia del cinema che ha ricevuto 5 nomination al premi David di Donatello e 1 nomination ai Nastro d’argento.
La Sceneggiatura di Io ballo da sola è di Bernardo Bertolucci e Susan Minot, da un soggetto di Bernardo Bertolucci
Protagonista è Liv Tyler che grazie a questa pellicola ha conosciuto il successo.
In Io ballo da sola Stella Musy è la voce di Liv Tyler che nel film è Lucy Harmon.
Il cast di Io ballo da sola è composto da:
Liv Tyler, Sinéad Cusack, Donal McCann, Jeremy Irons, Jean Marais, Donald Warren Moffett, Carlo Cecchi, Mary Jo Sorgani, Francesco Siciliano, Leonardo Treviglio,
Rebecca Valpy, Joseph Fiennes, Anna Maria Gherardi, Jason Flemyng, Stefania Sandrelli, Alessandra Vanzi, Ignazio Oliva, Rachel Weisz, Roberto Zibetti.
Lucy americana di 19 anni, dopo il suicidio della madre, trascorre l’estate in Toscana, presso i Grayson, una coppia di vecchi amici dei suoi,
il cui casale in mezzo alle vigne è rimasto il ritrovo dello stesso gruppetto cechoviano di boomers, artisti, scrittori e intellettuali.
Tale comunità autarchica forma quasi una grande famiglia, con i suoi segreti piccoli o grandi e gli inevitabili pettegolezzi.
Mentre Ian, che fa lo scultore, lavora al ritratto di Lucy, lei cerca di scoprire chi, tra i vari ospiti di casa Grayson, potrebbe essere il suo vero genitore.
Il suo primo confidente sarà Alex, un autore inglese ormai in fase terminale di cancro o di, cui Lucy si arrischia a confessare anche la propria verginità;
l’incauta confessione diventa oggetto delle discussioni del gruppo.
È a quel punto che entra in scena Niccolò, il ragazzo del suo primo bacio, conosciuto durante un precedente soggiorno nel Chianti quattro anni prima.
Il ragazzo è un Don Giovanni e Lucy, capito ciò, cerca altro.
Alla fine incontra la persona giusta che la aiuterà a uscire dall’adolescenza.
Ritroverà pure il padre biologico – appena meno smemorato di Niccolò – e questo resterà il “loro” segreto.
L’ispirazione per il film venne a Bertolucci dalla frequentazione di un gruppo di artisti stranieri che avevano scelto di ritirarsi nel Chianti alla fine degli anni 60;
si tratta, in particolare del pittore, scultore e scrittore Matthew Spender, figlio del poeta Stephen, e sua moglie, l’artista Maro Gorky, figlia del pittore armeno-americano Arshile Gorky.
« La storia che ha ispirato il film è accaduta per davvero – racconta Spender-.
Un’estate si fermò da noi un’amica di nostra figlia, arrivata dall’Inghilterra in Italia appositamente per perdere la verginità.
Nostra figlia si impegnò a farle incontrare un ragazzo adatto. A ogni modo un po’ dopo ci disse che la cosa era stata abbastanza deludente. Bernardo era presente quando accadde questa storia e così nacque l’idea del film. Lui naturalmente l’ha raccontata in maniera molto più intensa e romantica».
«Ricordo che all’inizio le riprese dovevano essere fatte proprio nella nostra casa — continua Spender — poi ma la troupe era troppo grande, circa 170 persone, e rifiutammo.
Poi Bernardo trovò un casolare molto simile al nostro nelle vicinanze ed è lì che poi il film è stato realizzato ».
«Liv Tyler allora aveva l’età di nostra figlia e ricordo che eravamo tutti molto affettuosi con lei — racconta ancora — Lei era gentile e simpatica, nonostante avesse una madre che la controllava in ogni cosa che faceva. Poi sapevamo che suo padre era una rockstar. Genitori difficili, insomma… ».
Il film è ambinetato in Italia a Brolio, Castiglion Fiorentino, Arezzo, Siena.
I Costumi di Io ballo da sola sono di Louise Stjernsward, con Giorgio Armani
produttore esecutivo Yves Attal; produttore associato Chris Auty; direttore di produzione Attilio Viti; organizzazzione generale Mario Cotone