Il mondo prima o poi dovrà giungere alla sua ineluttabile fine, ma perché non vivere l’Apocalisse imminente con del classico umorismo “british”? È ciò che hanno pensato Terry Pratchett e Neil Gaiman nel 1990, autori del romanzo “Buona Apocalisse a tutti!” da cui è tratta la serie Good Omens: hanno messo insieme un angelo, interpretato da Michael Sheen, e un demone, interpretato da David Tennant, per farli lavorare insieme ed evitare la fine del mondo, con un’amicizia che va oltre le divisioni “divine” che la loro natura imporrebbe.
Trama a parte, Good Omens rappresenta un piccolo capolavoro televisivo inglese. Disponibile dal 31 maggio su Amazon Prime Video, la serie è composta di soli 6 episodi che scorrono via tra situazioni paradossali, grottesche, tante citazioni “pop” e ironia sottile.
Gaiman, che con le lotte tra divinità ha un certo feeling (American Gods, anche se il mood in quel caso era completamente diverso), riesce nell’impresa di restare fedele al suo stesso romanzo, anche grazie alla scelta del cast. La sintonia tra i due protagonisti è perfetta e la loro relazione, che è ben più di un’amicizia, è la sottotrama della serie.
Sintonia che si può apprezzare anche nel riuscitissimo doppiaggio italiano. Se da una parte Michael Sheen torna ad avere la voce di Alessio Cigliano, che rende perfettamente la bontà dell’Angelo, unita alla preoccupazione di fare sempre “la cosa giusta”, dall’altro lato David Tennant recupera la voce di Christian Iansante, già avuta in quell’altra perla di genialità tutta inglese che è Doctor Who. Iansante replica perfettamente il cinismo, l’umorismo tagliente e la recitazione a volte sopra le righe di Tennant, regalando un prodotto molto godibile anche in lingua italiana.