Autore: Ufficio-Stampa

Attacco al potere 3 – Angel Has Fallen su Italia 1 con la voce di Angelo Maggi

Attacco al potere 3 – Angel Has Fallen, thriller d’azione del 2019 di Ric Roman Waugh con Gerard Butler e Morgan Freeman è in programma su Italia 1.

angelo mNel cast : Gerard Butler, Morgan Freeman, Piper Perabo, Lance Reddick, Jada Pinkett Smith, Nick Nolte, Tim Blake Nelson, Chris Browning, Danny Huston, Michael Landes,

Joseph Millson, Sarah-Stephanie, Sophia Del Pizzo, Mark Arnold, Sapir Azulay, Frederick Schmidt, Mark Rhino Smith.

Angelo Maggi è la voce italiana di Danny Huston che nel film interpreta Wade Jennings.

L’agente dei Servizi segreti Mike Banning (Gerard Butler)

inizia a sentire il peso degli anni e gli acciacchi a causa delle pressioni subite lavorando per i Presidenti degli Stati Uniti.

Proprio mentre Banning attende un incarico più tranquillo,

uno stormo di droni esplosivi scende in picchiata sul Presidente degli Stati Uniti (Morgan Freeman) in vacanza di pesca al lago.

Il capo di Stato finisce in coma e Banning e  diventa il  capro espiatorio per la congiura.

Per cercare di sfuggire sia  sia dai cospiratori che vogliono metterlo a tacere, sia dall’FBI che lo ritiene colpevole, chiede aiuto a suo padre interpretato da Nick Nolte, new entry nel cast.

Attacco al potere 3 – Angel Has Fallen  diretto da Ric Roman Waugh  che firma anche la  sceneggiatura con Robert Mark Kamen e Matt Cook

sulla base di una storia di Creighton Rothenberger e Katrin Benedikt, basata sui personaggi creati da Rothenberger e Benedikt.

Gerard Butler è anche produttore insieme a Alan Siegel, Mark Gill, John Thompson, Matt O’Toole e Les Weldon.

Gerard Butler e Morgan Freeman sono gli unici due attori che compaiono in tutti e tre i film di “Attacco al potere”.

Morgan Freeman, con i suoi ottantuno anni al momento delle riprese, risulta uno degli attori più anziani ad   interpretare un presidente degli Stati Uniti in carica in un film.

Sebbene sia la terza puntata, è la prima volta che Morgan Freeman e Gerard Butler lavorano davvero insieme.

Il film è dedicato a John Thompson”, uno dei produttori del film, morto di leucemia nello stesso anno di questo film.

Attacco al potere 3 – Angel Has Fallen è  costato 40 milioni di dollari e ne ha incassati nel mondo circa 146.

 

 

borghetti

Giorgio Borghetti premiato al Ciak Film Festival  

La prima edizione del Ciak Film Festival  dedicato a cortometraggi, lungometraggi, i videoclip musicali, documentari e web series si è svolta a Fiuggi Terme.

ciak film festivalIl nostro Giorgio Borghetti  riceve il premio come miglior produttore per Captain T al Ciak Film Festival.

Stefano Madonna e Alfonso Chiarenza, direttori artistici della kermesse, hanno manifestato un grande entusiasmo per come si è svolta la serata di premiazione e per gli artisti coinvolti in essa

“ Un piccolo sogno che si realizza-   dichiarano infatti  i direttori artistici- soprattutto in un momento particolare come quello attuale; ringraziamo per le tante presenze di qualità in questa prima edizione”

Premi speciali sono stati assegnati a Nina Pons, Massimiliano Bruno e Lorenzo Lavia, mentre  Peppino Mazzotta  ha ricevuto il premio come miglior attore per il cortometraggio Dove si va da qui.

Nella sezione cortometraggi, i premiati sono stati:  Giorgio Marchesi miglior attore non protagonista per La spada di gomma,

Giorgio Borghetti miglior produttore per Captain T, Elisa Visari miglior attrice protagonista per Quasi ora.

La confessione di Benedicta Boccoli trionfa come migliore scenografia e migliore sceneggiatura e, infine, Tre visi di Stefano Pesce, cha ottenuto i premi al miglior short e alla migliore regia.

Miglior attore nella sezione web series al Ciak Film Festival Adriano Pantaleo per Radical scic; Pupo ha ricevuto i premio per il miglior attore non protagonista  per All’alba perderò di Andrea Muzzi.

Star internazionale della serata è stata Gina Alice Stiebitz,  che ha  interpretato il personaggio di Franziska Doppler nella serie netflix Dark; alla Stiebitz è andata una menzione speciale.

Premi alla carriera consegnati al Ciak Film Festival per gli attori Paola Tiziana Cruciani e Claudio Botosso.

ridatemi mia moglie

Ridatemi mia moglie miniserie su sky con Fabio De Luigi

Il 13 e il 20 settembre andrà in onda su Sky Serie e in streaming su NOW  Ridatemi mia moglie, una miniserie in due episodi prodotta da Sky e Colorado Film che sarà disponibile anche on demand su Sky.

ridatemi mia moglie Protagonista è Fabio De Luigi, con Anita Caprioli, Diego Abatantuono, Carla Signoris Alessandro Betti e Diana Del Bufalo diretti da Alessandro Genovesi.

I protagonisti di Ridatemi mia moglie sono Giovanni (Fabio De Luigi) e sua moglie Chiara (Anita Caprioli), sposati ormai da tanti anni.

Il loro rapporto è logoro ma sembra che solo lei se ne accorga, mentre Giovanni è convinto che tutto proceda per il meglio.

Chiara decide di lasciarlo con una lettera, che scrive ma che poi decide di gettare nel cestino; fa le valigie e si allontana da casa.

Giovanni, ignaro di tutto, le sta preparando una festa a sorpresa per il suo compleanno. Mentre si attende la festeggiata, dentro il cestino viene ritrovata per caso la lettera.

Il povero Giovanni apprende così le intenzioni della moglie. Ma non si vuole dare per vinto, ed è intenzionato a riconquistare Chiara a tutti i costi.

Una commedia romantica era da tanto tempo che volevo farla. – dichiara il regista Genovesi – In questa sono partito dalla domanda:

Che cosa ci succede quando la persona che amiamo ci dice “non ti amo più?”

Sono sentimenti semplici che possono essere estremamente tragici e infinitamente comici.

Tutto dipende dal punto di vista con cui li viviamo, da come li guardiamo.

Qui si è scelto di guardarli da un punto di vista comico, essendo una commedia romantica.

In Ridatemi mia moglie – dice lo sceneggiatore Giovanni Bognetti il racconto viaggia tra presente e passato, e ogni momento di ricordo dei nostri protagonisti getta una luce nuova sui momenti di racconto successivi.

Ci piaceva l’idea di parlare di una relazione amorosa saltando avanti e indietro nel tempo, in modo da evidenziare le contraddizioni, le speranze e le paure che alla fine,

quando vengono sommate, danno vita ad un risultato che non è una vittoria o una sconfitta, ma un rapporto umano con tutte le sue gioie e le sue difficoltà.

Ovviamente il tutto è visto con un occhio comico e di commedia, che attraversa i vari personaggi di questo nostro micromondo.

Una sceneggiatura brillante – conclude Nils Hartmann, Senior Director Original Productions Sky Italia – , ben calibrata, diretta da un regista in grado di traghettare la qualità cinematografica su un progetto seriale come Alessandro Genovesi, cucito su misura addosso al genio comico di Fabio De Luigi:

con due talenti così in simbiosi, è forse una delle forme più italiane di divertimento pensabili.

Risulta in effetti paradossale che Ridatemi mia moglie sia l’adattamento di I Want My Wife Back, una miniserie molto inglese, un format Bbc dell’anno 2016.

Una scelta insolita stavolta, perché Sky tende di solito a puntare su progetti originali;

ma di fronte all’esito non si può che applaudire questa bravura della squadra di produzione nell’appropriarsi interamente di un concept, facendone un divertimento tutto italiano.

 

 

 

la casa di carta lavagnino

Con Andrea Lavagnino alla scoperta del mondo del doppiaggio

Andrea Lavagnino, uno dei docenti della nostra Accademia del Doppiaggio, è  la voce italiana del Professore nella serie  La casa di carta la cui quinta stagione è disponibile su Netflix da pochi giorni; lo abbiamo incontrato per conoscere il suo percorso artistico.

Come hai cominciato l’avventura nel mondo del doppiaggio?

Ho sempre amato la recitazione, rimanevo affascinato dai grandi attori che vedevo a teatro.

Ho studiato recitazione e mi sono avvicinato, abbastanza tardi rispetto agli standard, al doppiaggio intorno ai 30 anni. Sia nel teatro che nel doppiaggio ho fatto una bella gavetta.

Insegni in diverse città italiane quali diversità, punti di forza e di debolezza, hai riscontrato negli allievi delle varie città?

Amo insegnare, anzi credo che sia meglio dire che amo passare qualcosa, dare indicazioni, aiutare a fare questo mestiere che diventa sempre più complicato.

E’ difficile perché non ci sono più i maestri di un tempo; quando noi cominciavamo avevamo dei grandi direttori che ci davano consigli.

Oggi la formazione è diversa perché mentre in passato il doppiatore era un attore di cinema o di teatro che prestava la sua voce al doppiaggio, oggi esiste il doppiatore che nasce doppiatore.

I ragazzi di oggi  sono un po’ pigri lo riscontro in generale nelle varie città o comunque anche nelle persone  che frequento.

I giovani attori  vogliono essere pronti senza esserlo perché il doppiaggio attualmente si fa in poco tempo quindi loro pensano di poter fare bene velocemente, ma non è così.

A volte neanche noi che facciamo questo lavoro da tempo lo facciamo bene perché il tempo è  troppo poco.

Poi, ovviamente, ci sono dei talenti e anche io ne ho  incontrati diversi nel corso di questi anni; il problema è che se il talento rimane talento e basta non si va da nessuna parte, invece se il talento viene sfruttato bene cambiano le carte in tavola

Quanto è difficile doppiare e quali differenze esistono nel doppiare attori che parlano inglese e quelli che parlano altre lingue.

Doppiare  è un mestiere antico e per questo difficile quando c’è la tradizione di mezzo c’è sempre qualche difficoltà.

Il doppiaggio è un’alchimia bisogna essere in grado di entrare in sintonia totale con il personaggio che stai doppiando seguendone tutte le pieghe e

per fare questo ripeto ci vorrebbe tanto tempo e il tempo è  sempre di meno;

per questo a volte i doppiaggi  sono fatti male o comunque non come dovrebbero essere fatti.

Ovviamente se tu hai un po’ di familiarità con una certa lingua riesci a seguire o comunque sapere dov’è la parola che sta dicendo quell’attore  in quel momento,

certo quelle lingue  che sono proprio lontane da noi, come il giapponese, rendono tutto un po’ più complesso.

La casa di carta: tu sei la voce del Professore, uno splendido personaggio, ci parli di questo impegno?

La casa di Carta è stato un successo planetario, una cosa  completamente inaspettata anche per noi;

non avevamo idea di che cosa stavamo per fare quando siamo entrati in sala la prima volta, ma tutti ci siamo resi conto che  era qualcosa di diverso,  di strano, di potenzialmente magico.

Dopo i primi turni abbiamo capito, io e i colleghi che hanno fatto questa esperienza con me che era qualcosa di bello e affascinante, e doppiare il Professore, interpretato dall’attore Alvaro Morte, è stato un privilegio.

Con il Professore abbiamo anche delle cose in comune, e mi trovo molto bene a doppiare questo personaggio.

Mi sono divertito molto devo dire la verità, mi sto divertendo molto e ancora non è finita la situazione e quindi sono  felice di continuare questa avventura.

Un cast che fa sognare quello della Casa di carta prevedi una sesta serie?

Non ci sarà una sesta stagione  della Casa di carta, le  5 puntate che usciranno il 3 dicembre saranno le ultime. Finirà la serie  ma si parla di possibili spin-off di qualche personaggio.

Hai una vastissima esperienza ma hai un personaggio a cui sei affezionato in particolare?

Devo premettere che noi doppiatori abbiamo una memoria molto corta perché facciamo talmente tanta roba,

infatti abbiamo tre turni se non quattro al giorno e ovviamente ogni turno che facciamo è  una lavorazione diversa,

che ci ricordiamo solo le cose che ci sono rimaste più addosso.

Sono legato ovviamente al Professore de La casa di carta. L’attore l’ho doppiato in altre situazioni.

Forse il personaggio a cui sono più legato è stato Richard Castle nella serie Castle andata in onda per  otto stagioni, è stata una serie che è andata anche molto bene ed ha avuto un grande successo .

A cosa stai lavorando sia come attore che come doppiatore?

Progetti ce ne sono tantissimi ma non posso parlarne; oggi firmiamo delle liberatorie che a volte  sembrano dei volumi della Divina Commedia e non posso parlare ma ci sono tante belle cose  in programma anche in film  che usciranno tra fine settembre e  primi di ottobre.

Progetto, forse, anche un mio ritorno  sulle scene da attore ma sono cose  che, anche per scaramanzia, preferisco non  raccontare.

the honeymoon

Primi ciak per The Honeymoon il film con Maria Bakalova

The Honeymoon primi ciak in questi giorni come annuncia Notoriuos pictures; il film è  una co-produzione internazionale con Tempo Productions Ltd.

The Honeymoon scritto e diretto da Dean Craig. Nel cast la nominata all’ Oscar® Maria Bakalova, Pico Alexander, Asim Chaudhry e Lucas Bravo.

Prodotto da Guglielmo Machetti e Piers Tempest.

maria bakalova Inizieremo le riprese di The Honeymoon con un cast internazionale in una delle location più belle d’Italia: Venezia.

Siamo molto felici di rinnovare la collaborazione con una squadra straordinaria che ha già dimostrato ottime qualità.

In particolare sono felice di tornare a collaborare con Dean Craig che ha scritto e dirigerà il film, con Piers Tempest che è un grande produttore e non ultimo il nuovo straordinario cast.”

“The Honeymoon”, una commedia romantica,  sulle sfide che un nuovo matrimonio affronta quando uno degli eventi più belli e intimi della vita va disastrosamente storto.

È anche un film sull’amicizia e sulla separazione emotiva che accade quando due migliori amici di sempre realizzano che  uno di loro sta per iniziare una nuova vita con la sua sposa

e l’altro  si sente trascurato.

L’inglese Adam e la sua sposa americana, Sarah, stanno per intraprendere la più romantica luna di miele di sempre a Venezia, in Italia.

Ma quando il viaggio degli sposini è ostacolato da Ed, il migliore amico di Adam,

eccessivamente bisognoso di attenzioni,

si trasforma improvvisamente dalla vacanza degli innamorati perfetti in un completo disastro.
Questo film mi ha incuriosito – dice la protagonista Maria Bakalova  – perché è una commedia di evasione che ha dato una svolta al classico impianto del film leggero includendo un forte personaggio femminile.

 Penso che dopo quasi due anni di pandemia, stiamo tutti cercando qualcosa di divertente per sollevare il morale e aiutarci a fuggire mentalmente dalle nostre case.

Sono molto contenta di far parte anche del team di produzione del film”.

 

almodovar cruz smit

“Madres Paralelas”è il film diretto da Almodovar che ha aperto la Mostra del Cinema di Venezia

“Madres Paralelas”è il film diretto da Almodovar che ha aperto la Mostra di Venezia.

madres paralelas cruzUn film con Penélope Cruz, Rossy De Palma, Aitana Sánchez-Gijón, Julieta Serrano, Milena Smit.

Il film uscirà nelle sale giovedì 28 ottobre 2021 distribuito da Warner Bros Italia.

Il regista Pedro Almodovar, due anni dopo il Leone d’oro alla Carriera, torna con Madres Paralelas in concorso a Venezia, con un film scelto per aprire la selezione ufficiale della Mostra del Cinema.

La critica si divide ma questo accade spesso per i film del regista spagnolo.

Madres Paralaleas, definita l’opera più politica del regista spagnolo, perché affronta il tema dei desaparecidos durante il regime franchista, è però soprattutto una storia di donne,
di due donne e della loro maternità, con una discreta dose di melodramma molto almodovariana.
Non manca  la classica abilità del regista di raccontare i sentimenti e i tormenti delle persone e nel caratterizzare in maniera unica i personaggi femminili.

 

Due donne, Janis e Ana, condividono la stanza di ospedale nella quale stanno per partorire. Sono due donne single, entrambe in una gravidanza non attesa.

Janis, di mezza età, non ha rimpianti e nelle ore che precedono il parto esulta di gioia. Ana invece è un’adolescente spaventata, contrita e traumatizzata.

Janis tenta di rincuorarla mentre passeggiano tra le corsie dell’ospedale come delle sonnambule.

Le poche parole che scambiano in queste ore creeranno un vincolo molto forte tra le due e il fato, nel fare il suo corso, complicherà in maniera clamorosa le vite di entrambe.

Il tema della verità è il filo conduttore tanto delle vicende personali quanto di quelle storiche in cui si muovono le protagoniste del film.

giorgia

Scordato è il film con e di Rocco Papaleo con Giorgia protagonista

Scordato è il nuovo film con e  di Rocco Papaleo scritto con Valter Lupo, prodotto da Vision, Indiana e Less is more.

papaleoAd annunciare l’inizio delle riprese del film è lo stesso Papaleo sulle sue pagine social che annuncia anche che nella pellicola ci sarà, come protagonista, la cantante Giorgia;

non è la prima volta che Papaleo “utilizza” un cantante per un suo lavoro,

infatti nel pluripremiato Basilicata coast to coast uno dei protagonista era Max Gazzè.

Scordato sarà il quarto film di Rocco Papaleo, una commedia divertente che vedrà come protagonista la cantane Giorgia. Per lei è la prima esperienza come attrice, dopo una carriera scintillante nel mondo della musica ed una pausa doverosa.

” Il protagonista di Scordato – dice Papaleo –  è un accordatore di pianoforti che non è in armonia col contesto, un viaggio più o meno interiore nel quale rivive tappe salienti della sua gioventù e risale ai nodi che lo hanno reso “scordato”.

È un film sui benefici del perdono. È  una commedia, con dei riflessi musicali, esattamente come la mia vita. Ho scelto questo lavoro per toccare la musica anche se da un punto di vista marginale”.

“Sono molto felice – conclude Papaleo  – per essere riuscito a convincerla dopo tante insistenze e tanti anni che ci penso. Giorgia la conosco da quando era una ragazzina. La sua umanità, la sua simpatia, il suo sorriso, il suo swing… e quindi sono veramente entusiasta”.

Ironica, Giorgia, sui social ha chiesto a Papaleo se fosse davvero convinto e sicuro della sua scelta ma da parte di Rocco nessun ripensamento.

Per Giorgia, un vero e proprio esordio nel mondo del cinema dopo tanti successi nel campo della musica.

Le  riprese prenderanno il via a fine agosto e saranno in Basilicata,quindi Papaleo fa una scelta di cuore ‘giocando’ in casa sua.

drive my car

Drive my car è il nuovo film di Hamaguchi Ryusuke

Drive my car di Hamaguchi Ryusuke con Nishijima Hidetoshi, Miura Toko, Kirishima Reika sarà nelle sale dal  26 agosto.

drive my car Drive my car è tratto dall’omonimo racconto di Murakami Haruki pubblicato da Einaudi in Uomini senza donne (2015).

Un uomo, una donna e una Saab 900 rossa per un road movie dell’anima.

Kafuku, un attore e regista teatrale che non riesce a superare la perdita della moglie Oto, accetta di dirigere Zio Vanja per un festival di Hiroshima.

Lì conosce Misaki, una giovane donna silenziosa incaricata di fargli da autista e di guidare la sua macchina.

Viaggio dopo viaggio, superate le reciproche riluttanze, Kafuku e Misaki lasceranno affiorare segreti e confidenze…

Drive My Car è un road movie dell’anima, in equilibrio tra vita e rappresentazione, dove le solitudini dei personaggi si sfiorano, si guardano allo specchio, provano a decifrarsi.

Ho voluto girare questo film – ha dichiarato il regista – perché in Drive My Car le interazioni tra Kafuku e Misaki, i due personaggi principali, avvengono all’interno di un’auto.

E questo ha innescato i miei ricordi. Certe conversazioni, conversazioni intime, possono nascere solo all’interno di quello spazio chiuso e in movimento.

Un luogo, in realtà un non-luogo, che ci aiuta a scoprire aspetti di noi stessi mai mostrati a nessuno.

O pensieri che, prima, non sapevamo esprimere con le parole.

Hamaguchi Ryusuke  è la nuova stella nel panorama del cinema nipponico che sta collezionando successi festivalieri.

A breve distanza dall’Orso d’argento Gran Premio della Giuria della Berlinale 2021 con Il gioco del destino e della fantasia, il giovane autore ha ottenuto il premio alla miglior sceneggiatura al Festival di Cannes 2021,  proprio con Drive My Car.

Hamaguchi si era fatto conoscere a Locarno 2015 con Happy Hour mentre Asako I & II era già stato in concorso a Cannes 2018.

Attivo anche come sceneggiatore, ha firmato lo script dell’ultimo film di Kurosawa Kiyoshi, Wife of a Spy, presentato all’ultima Mostra di Venezia.

“Famiglia allargata” di Emmanuel Gillibert con la voce di Iansante su Rai 3

Famiglia allargata il film diretto dal regista francese Emmanuel Gillibert è su Rai 3.

Tra i protagonisti Araud Ducret, Louise Bourgoin, Timéo Bolland e Michaël Cohen.

Famiglia allargata è scritto dal regista Emmanuel Gillibert con Marion Thiéry entrambi alla loro prima sceneggiatura.

Christian Iansante è la voce italiana di Michaël Cohen che in Famiglia allargata interpreta Stan.

Il film è nato partendo da un’esperienza che ho vissuto in prima persona. – dice il regista Michaël Cohen- Una sera ho sentito dire alla mia compagna:

“Ora a lavarvi i denti, poi pipì e a letto!”.

Sono rimasto pietrificato, mi sembrava una cosa surreale , devo premettere che sono un single incallito quindi convivere con una persona che ha due figli piccoli è per me un’esperienza nuova.

Così mi sono messo nei panni di un antropologo che fa documentari sugli animali, e ho cominciato a esplorare con uno sguardo vergine e imparziale,

e a una certa distanza, questa “fauna” a me sconosciuta!

Ho coinvolto Marion Thiéry, con cui avevo lavorato in pubblicità.

Era divorziata e viveva sola con un bambino, così le ho proposto di scrivere insieme:

avrebbe apportato quel tocco femminile di cui avevo bisogno e l’esperienza di una madre con un figlio a carico.

La vita di Antoine, interpretato da Arnaud Ducret, è perfetta così: single incallito e latin lover,

trascorre le giornate tra lavoro, eventi mondani, feste e donne, molto spesso ospitate nel sontuoso appartamento parigino condiviso col migliore amico, Thomas.

E se la partenza di quest’ultimo per Los Angeles rischia di intaccare in maniera negativa la quotidianità di Antoine,

questi pare piuttosto rinfrancato dal fatto che l’amico gli abbia trovato un nuovo coinquilino, di sicuro interesse:

si tratta di Jeanne, interpretata da Louise Bourgoin, bionda, bella, due splendidi occhi azzurri.

Quel che Antoine non sa – ma lo scoprirà molto presto – è che non appena Jeanne metterà piede in casa spunteranno, appena dietro di lei, i piccoli Thèo di otto anni e Lou di cinque.

 

il silenzio grande

“Il silenzio grande” è il film diretto da Alessandro Gassmann

Il silenzio grande è un film diretto da Alessandro Gassmann, con Massimiliano Gallo, Margherita Buy e Marina Confalone con i giovani Antonia Fotaras ed Emanuele Linfatti.

il silenzio grandeIl silenzio grande sarà al cinema dal 16 settembre 2021 distribuito da Vision Distribution.

Alessandro Gassmann dirige quest’opera di Maurizio De Giovanni,

che ha già portato in teatro, di cui ha firmato anche la sceneggiatura per il cinema, firmata con  Andrea Ozza.

Il silenzio grande  – dice Gassmann – è esattamente la storia che avevo voglia di raccontare. Io sono un attore diligente e quando dirigo mi piace mettere la stessa attenzione anche se chi comanda in fondo è sempre la scrittura”.

Il protagonista, un capofamiglia, scrittore famoso e solitario è Massimiliano Gallo che del suo personaggio dice:

“è un uomo  che ha dedicato tutta la vita a se stesso e alla propria carriera, e che chiuso nel suo studio aveva solo lo scopo di prendere premi importanti.

Poi all’improvviso nel momento in cui alza gli occhi verso il mondo che lo circonda si scopre fragile, quasi un bambino”.

Margherita Buy è molto felice del suo ruolo che così spiega: “è una donna di altri tempi che se ad una prima analisi può sembrare solo dedita al marito e alla famiglia, in verità è il vero nucleo, il vero perno su cui si fonda tutto. Un ruolo molto intimo e complicato.”

Villa Primic, un tempo lussuosa dimora ora scricchiolante magione che sembra uscita da un racconto di fantasmi, è stata messa in vendita.

Una decisione dolorosa presa dalla signora Primic e condivisa dai due eredi della fortuna dilapidata della famiglia, Massimiliano e Adele:

l’unico che non è affatto contento è il capofamiglia, Valerio, che scoprirà di non aver mai davvero conosciuto i suoi cari e, forse, nemmeno se stesso,

fino a raggiungere l’amara consapevolezza che vivere non significa essere vivi.