L’Adattatore Dialoghista nel mondo del Doppiaggio
Il dialoghista è a tutti gli effetti l’autore dei dialoghi italiani, colui che opera la trasposizione linguistica del media audiovisivo e la coniuga con l’adattamento in sincronismo labiale. Nel dialoghista convivono due fattori importanti: quello tecnico e quello artistico ed è dal loro equilibrio che scaturisce la sceneggiatura italiana di un’opera straniera.
Il Dialoghista deve conoscere le lingue straniere?
No, non è necessario conoscere la lingua di partenza. Basta affidarsi a un bravo traduttore che non si limiti a convertire in italiano le parole, ma che le sappia circostanziare in accordo con immagini e suoni. Il miglior adattamento è quello che restituisce ai locutori della lingua di destinazione le stesse emozioni, le stesse sensazioni, le stesse variazioni lessicali che lo sceneggiatore della lingua d’origine ha pensato per i suoi locutori. È quindi evidente che c’è una grande differenza fra un traduttore è un dialoghista.
Come lavora il Dialoghista
Dopo aver visionato tutto il film, essersi documentato in caso di tematiche intrise di tecnicismi o riferimenti specifici ed eventualmente aver ricevuto e studiato la traduzione dei dialoghi, si comincia. Ogni singola battuta deve essere analizzata e studiata per trovare un corrispettivo italiano, non necessariamente letterale, che restituisca le stesse informazioni ed emozioni della battuta originale. Poi si deve recitare la battuta osservando la bocca dell’attore. Bisogna rispettarne i ritmi, fermarsi dove egli si ferma, mantenere la stessa intensità e volume del dialogo originale e rispettare il sincronismo labiale.
Note tecniche
Il dialoghista deve anche riportare sul copione le cosiddette annotazioni tecniche, alcune delle quali sono veri e propri fonemi che l’attore dovrà recitare al leggio. Per intenderci, se l’attore sullo schermo ride, sul copione dovrà essere indicato di ridere, se l’attore piange, dovrà essere indicato di piangere, lo stesso se emette un fiato o un verso. Inoltre bisogna segnalare alcuni fattori prettamente tecnici, come le pause, che suggeriranno al doppiatore di frammentare la battuta e le indicazioni come in campo, fuori campo, di spalle eccetera.